Idee chiave per una gestione di successo nel settore GDO

Se esiste un settore che per le sue caratteristiche è molto energivoro, si tratta senza dubbio di quello della GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Tra le necessità di climatizzazione in estate, di riscaldamento in inverno, di illuminazione degli ambienti e dei prodotti, di refrigerazione o cottura degli alimenti, si fa fatica a decidere quale sia la voce di consumo più elevato di un supermercato.

Se poi si aggiunge l’energia necessaria a far funzionare i dispositivi per gli uffici, i computer, le casse, le bilance, i macchinari e gli apparati di sollevamento (ascensori e montacarichi), non stupisce il fatto che il settore della GDO, in Italia, rappresenti circa il 4% del totale dei consumi di energia.

 

Le aree di maggior consumo nella GDO

Come abbiamo visto, le componenti maggiormente energivore di un supermercato sono principalmente tre:

  • conservazione dei prodotti alimentari (frigo alimentare);
  • climatizzazione estiva ed invernale degli ambienti aperti al pubblico;
  • illuminazione degli ambienti e dei prodotti.

Ognuna di queste categorie di consumo è proporzionale alla dimensione del punto vendita. La superficie di vendita risulta quindi un buon indicatore generale per la valutazione dei consumi energetici.

Secondo il rapporto 2019 di ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) i vettori energetici utilizzati nella GDO sono l’energia elettrica ed il gas naturale, che rappresentano rispettivamente il 93% ed il 6%; il rimanente 1% è costituito da calore acquistato. In generale, l’energia risulta il quarto costo operativo per il settore commerciale.

Quindi cosa può fare, concretamente, un supermercato per abbassare i consumi e il costo delle bollette senza che questo vada a discapito dei livelli ottimali di comfort nelle corsie, di una perfetta conservazione ed esposizione della merce e di orari di apertura prolungati?

Gli interventi per abbassare i consumi, step by step

Il primo passo consiste nell’affidarsi a soluzioni di ottimizzazione dei consumi che sfruttino tutto il potenziale delle tecnologie più avanzate, quali IoT e intelligenza artificiale. Questo consentirà di adottare una strategia precisa, che deve necessariamente prevedere una serie di passi.

  1. Raccolta dei dati relativi a:
  • funzionamento degli impianti di climatizzazione;

  • consumi energetici;

  • condizioni di temperatura e umidità;

  • qualità dell'aria all'interno del supermercato.

2. Analisi dei dati per individuare i fattori che influenzano i consumi energetici (ad esempio il numero di ore di lavoro e la temperatura media).

3. Definizione degli interventi di tipo tecnico e operativo e dell’arco di tempo necessario ad attuarli. Qualche esempio pratico:

  • regolazione dinamica dei setpoint di temperatura per le varie zone del supermercato, al fine di minimizzare la richiesta di acqua e ridurre il consumo energetico da parte delle macchine adibite alla refrigerazione/riscaldamento;

  • regolazione dinamica di ventilatori e serrande;

  • rilevazione di picchi di potenza, accensioni e spegnimenti degli impianti al di fuori degli orari schedulati;

  • rilevazione di condizioni di temperatura e umidità e di qualità dell'aria al di fuori dei limiti previsti negli orari di apertura del supermercato;

  • integrazione dei sistemi di climatizzazione con quelli di refrigerazione, cosa che permette, con sistema di recupero, di utilizzare il calore delle celle frigorifere e dei banchi refrigerati per il riscaldamento dell’ambiente;

  • sostituzione delle lampade a incandescenza con lampade a LED, intervento veloce e vantaggioso che non richiede il rifacimento dell’impianto elettrico della struttura.

Una scelta di successo

Il risultato dell’efficientamento energetico in un punto vendita della GDO non rappresenta solo un notevole risparmio, ovvero vantaggi economici per l’azienda ma anche per l’ambiente  in sè. Tutto beneficerà di un minore sfruttamento delle risorse, con vantaggi per l’ecosistema e ottenendo un risparmio energetico aziendale.

Supermercati più sostenibili, inoltre, potrebbero essere preferiti ad altri da una fetta sempre più ampia di popolazione, che comprende i Millennial, maggiormente guidati nei propri comportamenti d’acquisto dalle tematiche ambientali.

 

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