Per un’azienda interessata a raggiungere con successo gli obiettivi ESG che si è prefissata, è chiaramente importante cominciare ad analizzare quanto accade al suo interno - ossia le modalità in cui cerca di raggiungere goal ambientali, sociali e di governance nella propria operatività e produttività quotidiana - piuttosto che all’esterno.
Questo impone, ovviamente, la ricerca di iniziative virtuose perché attente alla sostenibilità, all’impronta ambientale dell’azienda e delle sue operazioni: tra queste non può mancare l’efficientamento energetico, nell’ottica di ridurre le emissioni di CO2 in modo significativo e quindi il proprio impatto potenzialmente negativo su cambiamenti climatici, inquinamento e riscaldamento globale (nonché per raggiungere con successo i propri obiettivi ESG e migliorare il relativo rating).
Ma quali sono le pratiche di efficientamento energetico che possono contribuire a migliorare le performance ESG?
Come l’efficienza energetica aziendale agevola il successo in ambito ESG
- Minimizzazione delle emissioni di CO2: partiamo dall’aspetto forse più ovvio. Di per sé, già dotarsi di tecnologie a basso impatto ambientale o che operano proprio per agevolare un uso consapevole e anti-spreco dell’energia (come EMS e BMS), nonché l'ottimizzazione dei processi produttivi può fare una grande differenza nella riuscita dei propri obiettivi ESG: utilizzando solo i quantitativi di energia necessari, evitando gli sprechi e ottimizzando l’utilizzo delle risorse, riduce drasticamente le emissioni di CO2.
- Risparmio energetico sì, ma anche benefici operativi ed economici: la riduzione degli sprechi e in generale dei consumi energetici non solo si traduce in un minore impatto ambientale, ma contribuisce anche a un notevole risparmio economico. Può sembrare un elemento estraneo al raggiungimento di obiettivi ESG, ma in realtà un approccio più consapevole all’utilizzo di energie può far risparmiare alle aziende un ingente numero di costi operativi, migliorando allo stesso tempo le performance finanziarie e dando la possibilità di investire capitali in iniziative ancora più virtuose e sostenibili.
- Coinvolgimento di stakeholder e investitori: il raggiungimento di una migliore efficienza energetica, in un periodo storico in cui l’attenzione verso la sostenibilità e il risparmio energetico è massima, è sicuramente un elemento distintivo e attrattivo per potenziali investitori, stakeholder ma anche per i dipendenti e la forza lavoro impiegata in un’azienda. Comunicare in trasparenza i risultati ottenuti e coinvolgere le parti interessate contribuisce in modo decisamente positivo alla reputazione aziendale, nonché a favorire la brand loyalty dei consumatori.
- Conformità con le normative vigenti: l'efficienza energetica è spesso una pratica che porta le aziende ad allinearsi con più facilità a normative e regolamentazioni ambientali vigenti o recentemente introdotte. Rispettare gli standard condivisi e anzi anticiparli non solo evita sanzioni legali, ma dimostra anche un importante impegno pro-attivo verso la sostenibilità, nonché un vantaggio strategico rispetto ai competitor, con i vantaggi in ambito business che ne conseguono.
Partire dal micro per fare una differenza sul macro
Sicuramente tassello di un puzzle più ampio e che tocca ambiti anche molto differenti tra loro, è innegabile però che per un’azienda interessata a migliorare le proprie performance ESG la ricerca e gli investimenti volti al suo all’efficientamento energetico è una leva fondamentale, specialmente in ambito “ambientale” ma non solo.
Come detto in apertura del pezzo, è anche partendo da pratiche di gestione energetica responsabile che hanno più a che fare con il quotidiano, che è possibile agevolare una vision aziendale davvero sostenibile a 360 gradi e più lungimirante, dimostrando di attivarsi in prima battuta per costruire un futuro più sostenibile e fruttuoso per tutti, anche per chi opera in ambito commerciale e produttivo.
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